Cassa Rurale FVG e BCC Turriaco: bilancio con indicatori economici e patrimoniali in crescita

Dai quotidiani "Il Messaggero Veneto" e "Il Piccolo" di domenica 28/03/2021

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In attesa di concludere l’iter autorizzativo tutt’ora in corso che porterà all’operazione di fusione tra la Cassa Rurale FVG e la BCC Turriaco, la cui efficacia giuridica partirà dal 1° luglio 2021, le due banche presentano i propri bilanci dell’esercizio 2020 evidenziando una crescita di tutti gli indicatori economici e patrimoniali.

La Cassa Rurale FVG ha migliorato la marginalità complessiva sia in termini di margine di interesse (+ 6%), che di intermediazione (+4%), grazie ad una crescita degli interessi attivi, una riduzione di quelli passivi e un incremento delle commissioni percepite per i servizi resi, in particolare nell’ambito della monetica e della consulenza negli investimenti finanziari e di bancassicurazione. Al miglioramento della redditività complessiva ha contribuito anche la flessione dei costi operativi (-6%), ottenuta attraverso un contenimento sia del costo del personale, che delle altre spese amministrative. In termini di rettifiche di valore, anche nel 2020 si registra la perseverante politica prudenziale adottata dalla Banca nella copertura dei crediti deteriorati. L’utile netto raggiunge l’importo di 1,8 milioni di €, in sensibile aumento rispetto all’anno precedente (+150%). In forte crescita risultano anche tutti gli aggregati patrimoniali; la raccolta complessiva da clientela cresce del 12%, in virtù dei significativi incrementi sia della raccolta diretta, che di quella indiretta. L’apprezzamento per la qualità dei servizi di investimento offerti è ben testimoniata dalla crescita complessiva del risparmio gestito, che costituisce ormai il 76,2% della raccolta indiretta. Gli impieghi verso la clientela sono aumentati del 7% a conferma del sostegno fornito per fronteggiare le molteplici necessità di famiglie e imprese. Al 31.12.2020 il patrimonio netto raggiunge l’importo di 74,9 milioni di € (+3%). Cresce anche il livello di patrimonializzazione della Banca; il principale indicatore di solidità, il CET 1 ratio, raggiunge infatti il 20,49%.

Analogamente, nel corso del 2020 la BCC di Turriaco ha migliorato i suoi risultati rispetto all’anno precedente sia nel margine di interesse (+5,8%) che nel margine di intermediazione (+18,6%), grazie alla crescita delle commissioni nette (+1,7%) e dell’attività di negoziazione in titoli. Questi risultati hanno quindi consentito di rafforzare ulteriormente le rettifiche sui crediti deteriorati che risultano prudentemente svalutati del 79%. L’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti si è ridotta al 4,90% dal 5,8% del 2019. La BCC ha inoltre attuato, come negli scorsi anni, una attenta politica di riduzione dei costi operativi diminuiti nel 2020 del 3,15%. L’utile netto di esercizio ammonta a 942.000 € in crescita del 13,80% rispetto al 2019. Il principale indicatore di efficienza, il cost/income primario, scende al 70,1%, sei punti percentuali al di sotto del valore dell’anno precedente a conferma delle positive risultanze in termini di miglioramento dell’efficienza operativa. Per quanto riguarda gli aggregati patrimoniali la raccolta complessiva fine 2020 aumenta del 14%, grazie al contributo sia della raccolta diretta che della raccolta indiretta. La dinamica degli impieghi verso la clientela (+9,1%) è stata fortemente influenzata dall’insieme dalle iniziative poste in essere per mitigare gli effetti della pandemia su famiglie e imprese. Al 31.12.2020 il patrimonio netto raggiunge l’importo di 21,9 milioni di € mentre in termini di adeguatezza patrimoniale la Banca presenta un rapporto tra capitale primario di classe 1 ed attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) pari al 40,36%.

Due banche solide e in buona salute si accingono ad unirsi per creare ulteriore valore aggiunto a vantaggio del territorio di riferimento.